TERRITORIO

L’area della Conca Ternana

Dal punto di vista dell’industrializzazione, la Conca Ternana rappresenta un caso unico in Italia e, per molti aspetti, in Europa. La realtà industriale di questo territorio risale al XIX secolo quando Terni divenne, tra l’altro, una delle prime città industriali del Paese, guadagnandosi gli appellativi di “città d’acciaio” e “Manchester italiana”.

Terni fu la quarta città italiana, in ordine di tempo, ad avere l’illuminazione pubblica ad elettricità e alle acciaierie, negli anni, si affiancarono impianti idroelettrici ed opifici specializzati nei settori tessile e chimico, creando un polo strategico di rilevanza internazionale.

Nei primi decenni dello scorso secolo, la “città dinamica” si apprestò ad assumere il controllo di un imponente sistema di produzione idroelettrica nel quadro dell’economia nazionale e fu proprio in quel periodo che la Conca Ternana divenne un centro industriale di livello nazionale ed europeo.

Al fine di incrementare questo sviluppo economico si investì nella formazione delle maestranze e, in generale, delle istituzioni scolastiche professionali della provincia di Terni che potenziarono le figure dei fonditori, dei chimici e dei falegnami.

Venne costruito il nuovo acquedotto e furono ammodernate le strade in tutta l’area comunale e fu realizzata la rete fognaria. Alacremente la trasformazione industriale ed il conseguente sovrappopolamento accentuarono il dualismo tra la Conca Ternana e il resto del territorio provinciale e regionale.

A Narni Scalo già nel 1900 si producevano elettrodi per forni elettrici e nel 1954 veniva messo in funzione il primo impianto di grafitazione degli elettrodi.

Nel’ 39 cominciò a svilupparsi il polo chimico di Terni con la produzione di butadiene per il settore della gomma sintetica. Fin da subito si caratterizzò come un comparto molto dinamico, con produzioni di eccellenza e con differenziazione di filiere produttive quali: alcantara, polipropilene filo, film e fiocco, materiali plastici biodegradabili.

Nonostante le crisi economiche e finanziarie che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, il polo chimico ha mantenuto una posizione di livello internazionale nel campo della polimerizzazione delle olefine ed in quello del “down stream” del polipropilene.

La Conca Ternana, dunque, rappresenta un territorio fortemente segnato dallo sviluppo industriale. Per tali ragioni, nonostante il progressivo ridimensionamento dell’industria avviato a partire dagli anni ’70, il distretto è riuscito ad investire nella specializzazione produttiva e sulla verticalizzazione delle produzioni per la riconversione industriale.

A partire dagli anni della globalizzazione dei mercati, in questo quadro peculiare di storia industriale, intervengono i grandi gruppi multinazionali che avviano una profonda ristrutturazione del sistema produttivo ed industriale basata anche sulle capacità di innovare, investire nella ricerca e sviluppo nonché sulla modernizzazione dei processi secondo i dettami della green economy. Delle oltre 30 multinazionali operanti in Umbria, ben 19 sono attive sul territorio ternano-narnese e provengono da Paesi di tutto il mondo (come Belgio, Francia, Germania, Olanda, Giappone, Norvegia, Israele, Inghilterra, USA).

Si tratta di realtà aziendali che hanno investito sul territorio della Conca Ternana, non solo per la forte vocazione industriale e la cultura del lavoro, ma anche per la significativa integrazione tra impresa, competenze, qualità e vivibilità dell’ambiente in cui operano.